Ma insomma, in quanti vi sforzate di dare dei traditori a chi ha votato in modo diverso da voi? E il vincolo di mandato sul programma PD 2013 non vale davvero niente? E il fatto che la personalizzazione sia stata interamente voluta dal premier non vi sfiora il cervello? E SOPRATTUTTO, perché ostinarsi a ritenere inconcepibile il fatto che in molti (me compreso) abbiano votato NO perché non convinti della nuova strutturazione del Senato (perché non abolirlo?), dello svuotamento delle competenze delle regioni (perché mantenerle, se tante delle funzioni demandate in questi anni tornano a Roma?), della mancata riduzione dei membri della Camera dei Deputati (se “i costi della politica” erano uno dei temi, perché non andare fino in fondo?), del fatto che più in generale è una riforma un po’ pasticciata in diversi punti (solo per dirne uno: a che serve il Senato, se ad esempio – art. 78 – non ha diritto di voto neanche su un’eventuale delibera dello stato di guerra dell’Italia?) e che quindi, ammesso e non concesso che Matteo Renzi sia, sia stato “il migliore dei mondi possibili”, perché non ammettere che si sia potuto votare no alla riforma solo perché non ci piaceva il testo della riforma? Non vi sembra, questa sì, una lettura capziosa dei fatti?