5 libri che dovreste leggere

Ok, una cosa del genere l’avevo già fatta qualche anno fa, quindi facciamo conto che sia come le Olimpiadi: ogni tot anni è ora di rifarlo, consigliando volumi diversi, magari anche con criteri diversi. Prendetelo come un post di utilità sociale: per una volta, potreste fare un regalo che non finisce a fare da sottobicchiere o a prendere la polvere in qualche angolo remoto di una casa a voi più o meno nota, cosa quest’ultima che vi rende tristi ogni volta che entrate nella casa di questi vostri amici, parenti, conoscenti e scoprite che il libro non si è mosso di un centimetro ed è più impolverato rispetto alla volta precedente in cui l’avete visto. Inoltre, come già detto la volta scorsa, se questi libri non li conoscete, potete regalarli anche a voi stessi. Stavolta stiamo un po’ più liberi rispetto ai paletti fissati, perché alla fine ho notato che tante cose che io davo per scontate, poi così scontate non erano. Cercherò di svariare un po’ sui generi letterari, insomma, ma includendo anche classici e libri recenti. Per i precisetti: la data indicata tra parentesi è quella della prima edizione italiana). Siete pronti? Partiamo.

1. Cormac McCarthy – La Strada (Einaudi, 2007)

“Ce la caveremo, vero, papà?” Un libro che ha abbattuto ogni mia resistenza, circa il genere cosiddetto post-apocalittico, un romanzo che racconta quanto profondo possa diventare il rapporto tra un padre e un figlio, una gigantesca metafora del circle of life, un libro che fa stare male e che al tempo stesso appassiona come solo le grandi storie sanno fare. Un racconto che è quanto di più vicino all’epica potremo mai trovare, in tempi cupi che sembrano quasi i nostri.

2. Douglas Adams – Guida galattica per gli autostoppisti (Mondadori, 1980)

La fantascienza. La parodia della fantascienza. L’humour britannico. Le mille influenze che questo libro ha avuto nella cultura popolare. A proposito, ve ne dico due delle mie preferite: uno dei primi software di messaggistica istantanea disponibili gratuitamente sul web si chiamava Trillian, come uno dei personaggi della Guida. Il traduttore online sviluppato da AltaVista si chiamava Babelfish, come il pesce che usano i personaggi della Guida per capirsi. Non vi ho detto perché dovreste leggere questo libro (e i successivi)? La risposta è 42.

3. Gaetano Savatteri – La fabbrica delle stelle (Sellerio, 2016)

Il fantastico duo Saverio Lamanna – Peppe Piccionello nasce nelle “antologie in giallo” della Sellerio. Il successo – meritato – è poi andato ben oltre le aspettative della Sellerio stessa, che decide prima di affidare alla penna del giornalista-scrittore Savatteri un romanzo, poi un altro, poi il tutto finisce nelle mani dei produttori di serie TV ed ecco che nasce “Màkari”, serie di successo tratta dalle storie dello scombinato duo. Acume, critica sociale, un mix tra leggerezza e momenti più profondi, con un delitto a fare da sfondo. Il mix funziona, e questo libro è forse uno dei più riusciti (sicuramente uno dei più sottovalutati) libri gialli italiani degli ultimi anni.

4. Georges Simenon – Pietr il lettone (Mondadori, Adelphi, 1933)

Noto anche col titolo di Pietro il lettone o Maigret e il lettone, recentemente ripubblicato nel primo dei “balenotteri” Adelphi che raccolgono tutta la sterminata produzione del giallista belga, intitolato “I Maigret 1”, è il primo capitolo (di 75!) della lunghissima saga del commissario Jules Amédée François Maigret. Una lettura agile, piacevole, che presenta tutte le caratteristiche tipiche della produzione di Simenon – come presentare un’umanità inquieta e sempre protesa alla ricerca di un qualcosa di indefinito – e introduce un personaggio destinato ad entrare nella storia della Letteratura.

5. Jean-Michel Guenassia – Il club degli incorreggibili ottimisti (Salani, 2010)

Lo so, il numero di pagine (circa 700) può spaventare. Ma la storia è coinvolgente, con continui riferimenti alla Storia (si parla di guerra fredda, di conflitto franco-algerino) e la presenza di personaggi storico-letterari realmente esistiti (su tutti Jean-Paul Sartre). Gli incorreggibili ottimisti sono quelli che credono che un altro mondo, nel 1959, sia ancora possibile, anzi, sia l’unica soluzione ai mali della società contemporanea. Avete presente quando si dice “conoscere il passato per capire il presente”? Ecco, è un po’ quello che ci suggerisce Guenassia, con una scrittura gradevole, che strappa al lettore più di un sorriso.