Anche i mostri si innamorano

La copertina del libro in tutto il suo splendore

Lo so, sembra strano anche a me, ma evidentemente io e Michele Borgogni, amico e autore indie (aiuto: non so se gli piace farsi chiamare così… vabbè, ormai è andata!) in coppia in qualche modo funzioniamo, visto che ancora una volta ci siamo trovati a presentare un suo libro, stavolta in un luogo molto caro a entrambi, il Circolo Aurora di Piazza Sant’Agostino ad Arezzo. L’occasione, stavolta, era la sua nuova raccolta di racconti, intitolata “Anche i mostri si innamorano” e pubblicata dalla Dark Abyss Edizioni con una copertina abbastanza inquietante, e quindi in linea coi testi contenuti nel libro stesso. La serata è stata piacevole, come sempre per me quando c’è da chiacchierare di libri in buona compagnia, e mi ha finalmente disvelato uno dei Segreti dell’Esistenza: il Liquore Strega è buono per davvero! Ma torniamo a noi: parlare di libri con un autore è sempre, per mille motivi che sarebbe qui inutile eviscerare od elencare, una cosa difficile, tranne quando l’autore non te la rende facile. Con Michele, fortunatamente, questo è il caso. Le chiacchierate libresche con lui riescono bene e piacevolmente, non vedo l’ora di farne altre!

Qui è dove Michele mi stava spiegando che alle presentazioni sarebbe più professionale bere solo acqua. (Foto di Francesco Alpini)

Come dite? Non ho detto nulla del libro? Ah, è vero. La sinossi, prima di tutto: frugando nella letteratura, nella mitologia, nella cinematografia, Michele Borgogni saccheggia il mondo dei mostri e ce li offre in undici racconti che provengono da ogni parte del mondo e da ogni tempo. Da Godzilla a Bigfoot, passando fra gli zombie e la terribile lamia, dal Giappone all’antica Grecia, l’autore colleziona undici storie, unite dal filo sottile dell’ironia. Divertente, originale, irriverente e, a volte, blasfemo, questa antologia racchiude una carrellata di mostri come non si sono mai visti, né letti.

Diciamocelo: di tanto in tanto, piace a tutti leggersi un po’ di sana narrativa horror. O almeno, a me piace. Ma le letture fatte in questo libro non sono dei “semplici” horror, per quanto gli strizzino l’occhio continuamente. È una letteratura più contaminata, ricca di citazioni, ironica e autoironica. Leggetelo, e che voi siate mostri o meno, vi innamorerete.

Ah, e se dopo averlo letto vi fosse venuta voglia di leggere qualcos’altro di suo, qua c’è una nostra chiacchierata attorno ad un suo libro.