Non tutto il male. Cronache della terra inabitabile.

Io vorrei che tutti leggessero “Non tutto il male” di Andrea Cassini, edito da Effequ, perché sento il bisogno di confrontarmi con altri su questo libro. Vorrei che lo leggessero tutti perché io un libro come questo mi sa che non l’ho mai letto, ma non so se sia il libro o se sono io, come lettore, ad avere orizzonti limitati. Vorrei che lo leggesse qualcuno che non conosce l’autore, che non ci ha mai parlato, che non ci ha mai avuto a che fare, che non ha mai letto nulla di suo (come avete fatto?). Vorrei che chi lo ha letto mi scrivesse e mi dicesse che ne pensa di Zero, del Cartografo, della ragazza in bianco e della ragazza in nero, se anche secondo lui i fantasmi sono simili agli stand di JoJo, se ha capito chi era il cantante che si esibisce nelle gallerie della metropolitana, se è riuscito a farsi un’idea di che fine farà la città costruita sull’albero. Vorrei che chi lo ha letto mi dicesse che sì, è vero quello che sto per dirvi, e cioè che è un libro che nel bene o nel male non lascia indifferenti, che scava dentro, che parla di un mondo fantastico eppure così simile al nostro presente da lasciarci così, a pensare se è così che sta andando, che andrà, se davvero non riusciremo ad evitare che

Sopra un enorme albero è edificata una città. Ora l’albero è malato, per guarirlo è stato dato alle fiamme dal governo, che alimenta superstizioni e incoraggia sacrifici umani. La città vive al centro di un perenne incendio, e per le strade sono comparsi dei fantasmi: ciascuno si lega a un essere umano, assumendo la forma dei suoi traumi e sentimenti repressi. Più l’albero brucia per guarire, più la disperazione si propaga in città. Solo Zero non ha un fantasma ad accompagnarlo. Lui, che gestisce un redditizio forum online per i sempre più numerosi aspiranti suicidi, attraverso il suo lavoro scoprirà qualcosa che lega i fantasmi alla città e alle fiamme, e ricostruendo gli enigmi che compaiono nei suoi sogni si andrà immergendo, per volontà o per forza, in una missione che cela il significato di tutta la propria esistenza.
In una straordinaria metafora del rapporto malato tra uomo e natura, 
Non tutto il male ondeggia tra incubo e sogno, realtà e menzogna, per condurci al centro dell’epoca che stiamo attraverso una storia fantastica.

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