Quattro o cinque cose che gli elettori di Capolona dovrebbero sapere…

Ora che si avvicinano le primarie, ogni tanto qualcuno mi chiede “ma te, come mai cinque anni fa non ti sei ripresentato? E come mai, dopo, ti sei allontanato dal PD?

E allora io mi metto lì, e racconto sempre più o meno le stesse cose, che poi è come le cose sono andate. Rispetto a cinque anni fa, [in questo caso] fortunatamente, la gente è molto più “social”, quindi con questo post racconto alcune cose, tutte dimostrabili e/o avvenute in presenza di testimoni, che spero potranno dare una risposta a questa domanda.

Punto Uno: ma voi lo sapete come è stato eletto il Segretario Comunale del PD capolonese?
Ve lo dico io: senza fare un congresso. La segretaria uscente, eletta in maniera “normale” si era data dimissionaria perché nominata ad incarico pubblico (assessore in Comunità Montana del Casentino). Nella stessa riunione del direttivo comunale in cui annunciava l’avvio del percorso congressuale, si decise (senza che ciò fosse all’ordine del giorno) di farne uno nuovo. In barba alle regole, ai semplici iscritti e a tutti quanti.

Punto Due: ma voi lo sapete, negli ultimi anni, quante volte si sono riuniti gli iscritti del PD capolonese?
Ve lo dico io: mai, dal 2008 a oggi. L’ultima riunione si è svolta per presentare le candidature al direttivo comunale. Direttivo comunale nel quale chi scrive è stato regolarmente eletto, dal quale non si è mai dimesso ma al quale, ormai da anni, non viene più invitato. Da allora, si è riunita regolarmente la segreteria (per quelli meno “scafati”, la segreteria è un organismo con funzioni esecutive), si è riunito ogni tanto il direttivo comunale (che è quello dove si prendono le decisioni politiche) e non sono MAI stati consultati gli iscritti. Per un periodo che copre quasi tutto il secondo mandato-Brogi, gli iscritti sono stati sentiti solo in occasione delle cene elettorali. E infatti non c’è da meravigliarsi se il PD ha la metà degli iscritti che avevano i DS nel 2007.

Punto Tre: ma voi lo sapete che il Comune di Capolona ha dovuto vendere alloggi di proprietà comunale per due anni consecutivi, per chiudere il bilancio?
questa non c’è bisogno che ve la spieghi. Ci sono i verbali, le delibere di giunta e tutto il resto. Ovviamente, in conseguenza al punto 2, nessuno ne ha mai dato conto agli iscritti del proprio partito. Così come spesso, nei direttivi comunali a cui ho partecipato (ovvero, fino a quando non hanno smesso di invitarmi), veniva trattato con fastidio chiunque chiedesse di poter avere lumi – con l’intento di dare una mano – in merito alla gestione finanziaria del Comune.

Punto Quattro: ma voi lo sapete che il PD di Capolona, quando Alberto Ciolfi ha manifestato la sua volontà di candidarsi alle Primarie, ha risposto “nessuno ha parlato di primarie”?
Anche qui, c’è poco da spiegare. C’è un comunicato stampa, che qui vi linko, del quale ognuno può farsi l’idea che vuole. Soprattutto per quanto riguarda la parte sulla forzatura alle regole (si torni al punto 1).

Punto Cinque: ma voi lo sapete che il PD di Capolona ha fatto retromarcia sulle primarie senza che il direttivo comunale venisse riunito?
Sul perché alla fine il PD abbia deciso di ricorrere alle primarie, molte possono essere le interpretazioni possibili ma nessuna è quella ufficiale. Nel senso che, non essendosi mai riunito il direttivo comunale per discutere della questione, non esiste una presa di posizione “politica” in merito. Non resta che prenderne atto. Ma ancora una volta, a Capolona la politica non ha ritenuto necessario fare un passo in direzione dei cittadini, dei propri iscritti.

Si decide tutto nelle segrete stanze, e poi si va dai cittadini a parlare di trasparenza, di partecipazione, di nuovi modi di fare politica. Ai posteri l’ardua sentenza, io posso solo aggiungere quello che dicevano i Latini, che la sapevano più lunga di me: Mala tempora currunt, sed spes ultima dea.